Ante Rebic in pochi mesi è passato dall'essere un grande punto interrogativo ad uno degli attaccanti più prolifici d'Europa. Per il Milan è sicuramente un grande acquisto soprattutto dopo l'arrivo a Milanello di mister Stefano Pioli che al calciatore ha dato certezze e la possibilità di avere una continuità di rendimento. Ora proprio la punta ex Eintracht Francoforte ha parlato di se e del suo arrivo al Milan: "Se Boban è stato decisivo per il mio arrivo al Milan? Sì, è stato decisivo. Mi ha chiamato anche dopo la Juve. Era contento che stessi dimostrando che aveva fatto bene a prendermi. Con Giampaolo non ho mai parlato. Quando a gennaio sono andato a Francoforte per vendere la mia casa e i giornali invece hanno scritto che tornavo all’Eintracht, ho detto: “Voglio fare quattro-cinque partite di fila al Milan. Se le giocherò male, vorrà dire che questo non è il mio livello e sarò il primo a dire che non posso rimanere". Rebic ha quindi aggiunto: "Non volevo andar via senza avere un’occasione. Quando questa è arrivata, l’ho presa". L'attaccante che ora vuole legarsi ai rossoneri per molto tempo, ha anche aggiunto un pensiero sul compagno di squadra Zlatan Ibrahimovic: "Giocare con uno come Ibra che prende la palla di testa e mi apre spazi è perfetto. L'anno scorso all’Eintracht abbiamo fatto bene perché io attaccavo la profondità, Jovic faceva gol e Haller vinceva tutti i duelli aerei. Io sapevo che Haller l’avrebbe presa di testa e mi buttavo dentro. Così succede oggi con Ibra. C’è bisogno di lui. Ibra è un leader".

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