Torino-Juric, divorzio o il matrimonio prosegue?
Giunti a questo punto della stagione, a pochissime giornate dalla fine del campionato di Serie A, vedendo l’attuale classifica della massima serie calcistica italiana, sorgono spontanee delle perplessità sui granata di Ivan Juric. In sintesi: che cosa manca al Torino di Juric per fare quell’agognato salto di qualità che consenta alla squadra, se non di ritornare ai fasti di un tempo, quanto meno di riaffacciarsi in Europa?
Dando un occhio alla classifica, alla vigilia della sfida con il Bologna, squadra in piena corsa Champions e poco disposta a fare sconti, dirigenza e tifosi non possono dirsi esattamente contenti dell’andamento stagionale del Torino di Juric. Nelle ultime 5 partite, infatti, i granata hanno realizzato appena cinque punti sui 15 disponibili e occupano attualmente uno scialbo decimo posto, a quota 46, che li tiene virtualmente fuori dall’Europa. Tutto questo a fronte di una campagna acquisti di tutto rispetto con l’arrivo, ad esempio, di campioni del calibro di Duvan Zapata.
Ivan Juric è invece alla sua terza stagione sulla panchina granata. Ci è arrivato dopo 2 buonissime stagioni al Verona, formazione certamente meno forte dell’attuale Torino. Esiste una categoria di allenatori assai capaci ma, per svariate ragioni, non particolarmente adatti a condurre squadre di una certa caratura. Gestire i fuoriclasse è spesso più complicato rispetto a una formazione impostata sulla presenza di giovani di belle speranze. Se l’allenatore in questione non ha sufficiente carisma e personalità è probabile che faccia fatica a imporre le sue idee.
Ora Ivan Juric non è certo l’ultimo arrivato, ma al di là delle sue indubbie qualità personali la sua panchina è senz’altro a rischio per l’eventuale riconferma nella prossima stagione. L'obiettivo minimo per salvarla è probabilmente l’accesso all’Europa, sia pure dalla porta di servizio della Conference League, ma allo stato attuale questo obiettivo dista 4 punti a 4 giornate dalla fine ed è da contendere a squadre del calibro di Fiorentina, attuale semifinalista Conference League e Napoli. Una sconfitta col Bologna, ma anche solo un pareggio, metterebbe fine ai sogni di gloria europei dei granata e quasi certamente metterebbe fine anche all’esperienza di Juric nella città della Mole.
Le quote Serie A, con lo scudetto già assegnato all’Inter, escludono il Torino, ma anche tutte le altre formazioni, dalla possibilità di vincere il campionato nella stagione 2023-24. Per quello che riguarda lo scontro col Bologna le indicazioni dei bookmaker sono improntate alla quasi assoluta parità con le vittorie, esterna e interna, quotate a 2.80 e il pareggio a 2.90. Perdere sarebbe disastroso per ambedue, ma forse per il Torino sarebbe ancor peggio perché certificherebbe quasi senza alcun dubbio l’abbandono delle residue speranze di accesso all’Europa.
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