Brescia Calcio: Cellino attacca i vertici della Lega
Il numero uno del Brescia Calcio, Massimo Cellino, si è scagliato contro la Lega per le decisioni prese in questi ultimi giorni, decisioni prese a seguito dell'emergere del coronavirus. Il presidente delle "Rondinelle" ha sottolineato: "Come ho vissuta la situazione? Al telefono, cercando di limitare i danni, ma la frittata è stata fatta".
Cellino ha proseguito spiegando: "Non si poteva rinviare le partite, era già stato deciso di farle a porte chiuse, per limitare il pericolo contagio. Per limitare i danni era meglio una partita a porte chiuse che far saltare il campionato. Invece, a 10 ore di distanza, sono state annullate le partite. Perché? Perché il problema era Juve-Inter, non quello delle altre squadre. Quello che mi mortifica è che ci sono 20 società, non solo due, se la Lega continua a lavorare per due sole il problema è serio".
Il patron del Brescia ha anche precisato: "L'unica soluzione è quella di recuperare il prossimo weekend le sei partite saltate e far slittare la giornata di campionato, recuperando a maggio. Tutti guardano i propri interessi ma se tutti facciamo così, il problema non si affronta. O c'è un problema nazionale, o ci stiamo prendendo in giro. Dobbiamo essere responsabili, è mortificante quello che è successo. Per limitare i danni l'unica soluzione è questa. Con Juve-Inter a porte chiuse avremmo mandato al mondo il messaggio che l'Italia ha un problema, ma il problema ce l'abbiamo o non ce l'abbiamo? Se ce l'abbiamo inutile nascondero, se non ce l'abbiamo, tanto vale giocare a porte aperte. Campionato falsato? Se non si gioca a porte chiuse rischia di esserlo".
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