Le porte del Mapei Football Center si sono aperte per accogliere gli inviati di www.calcioline.com. La dirigenza emiliana sta portando avanti un progetto tecnico di qualità, visti anche i risultati che il Sassuolo Femminile sta raggiungendo in campionato (attualmente al quinto posto in classifica alle spalle di Juventus, Fiorentina, Milan e Roma). Tra le protagoniste di questa importante cavalcata c'è anche Diede Lemey, numero uno belga che sta dimostrando di meritare una maglia importante. La ragazza, giovanissima visti i suoi ventitre anni, è nata a Tielt, in Belgio: l'estremo difensore, dopo le giovanili e le esperienze con il Damnes Egem e l'Anderlecht è arrivata in Italia per indossare dapprima la maglia dell'AGSM Verona, poi quella del Mozzanica fino ad arrivare al Sassuolo. Diede ha concesso ai microfoni della nostra redazione una intervista in esclusiva.

Dal Belgio alla Serie A per una ragazza molto giovane, hai avuto problemi di ambientamento?

Diede Lemey: Diciamo che arrivare in Italia non è stato facilissimo per imparare la lingua e adattarmi alla cultura, lasciando casa e famiglia. Non è stata la scelta più facile della mia vita, ma è stata la scelta giusta e mi è sempre piaciuto vivere in Italia. Amo la vita da calciatrice.

Quando hai iniziato a giocare a calcio?

Diede Lemey: Quando avevo 5 anni. Ho un fratello di cinque anni più grande di me che giocava a calcio. Io volevo sempre fare quello che faceva lui, e se avesse fatto pallavolo, forse oggi giocherei a pallavolo, ma lui faceva il portiere di una squadra di calcio e così sono entrata nel calcio seguendo le sue orme e ho sempre fatto questo.

Il tuo primo ruolo è stato subito in porta, o come accaduto ad altre hai iniziato a giocare a calcio in altri ruoli?

Diede Lemey: Ho sempre giocato come portiere fin da piccola. Già da piccola ero in porta.

Quale portiere maschile ammiri per le sue qualità tra i pali?

Diede Lemey: Devo darti la stessa risposta di Luisa (Pugnali, ndr), non guardo ad una persona, guardo sia maschi che femmine e cerco di prendere da tutti sempre il meglio.

Secondo te chi è la migliore numero uno al mondo dell’ultimo decennio?

Diede Lemey: Secondo me tutte le giocatrici vogliono arrivare al massimo e vincere il mondiale credo che sia la cosa più bella, ma per arrivarci bisogna andare avanti passo dopo passo sempre con il lavoro.

Hai un desiderio calcistico?

Diede Lemey: Il mio sogno è lavorare ogni giorno per essere la migliore versione di me stessa, e vediamo il lavoro a quale sogno mi potrà portare.

Qual è il tuo piatto italiano preferito?

Diede Lemey: In Italia si mangia bene, però nella pasta e nella pizza gli italiani sono davvero bravi.

In quale fondamentale ti senti di dovere ancora migliorare?

Diede Lemey: Certamente come persona si deve sempre migliorare, sempre lavorare, perché fino a quando prendi gol devi sempre migliorare, quindi sono un po’ perfezionista per fare sempre meglio.

Fuori dal campo cosa ami fare?

Diede Lemey: Ho studiato per essere professoressa nelle scuole per bambini, quindi mi piacerebbe insegnare ai piccoli. Non ho molto tempo per fare altre cose perché tutto il tempo è impiegato per gli allenamenti e quello che rimane è semplicemente il tempo che serve per riposare, quindi in questo momento non ho altri hobby oltre al calcio. Però è giusto così, ora devo vivere il mio momento e vivere per il calcio poi vedremo.

Questo Sassuolo dove può arrivare?

Diede Lemey: Sono molto felice per i risultati ottenuti fino a questo momento, però non è il massimo, non so dire dove possiamo arrivare. Non è facile, in questo campionato ci sono squadre forti, però dipende solo da noi. Ci sono gli scontri diretti quindi secondo me possiamo fare qualcosa in più. Ci proviamo, facciamo tutto quello che riusciamo a fare. https://youtu.be/6EeopRBsNQY  

Intervista di: Simone Beltrambini ed Alex Bianchi.


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