La Juventus Women, prima della classe in Serie A, che non ha ancora conosciuto la sconfitta, deve il suo primato anche al suo bomber, a quella Cristiana Girelli che in quindici partite giocate ha messo a segno altrettante reti. La classe 1990 di Gavardo ha parlato del suo presente, ma anche del suo passato, molto importante per la sua affermazione nel calcio femminile. L'attaccante, attraverso i microfoni di "Juventus TV", ha raccontato: "Sono romantica, mi piace venire qui sul Monte dei Cappuccini perché è il primo posto che ho visto di Torino. La prima volta che sono venuta qui sono rimasta affascinata, assomiglia a un altro posto a Verona a cui sono affezionata. Mi piace perché ti dà quel senso di libertà che in città non hai". La Girelli ha anche aggiunto: "Io voglio dare sempre il 100%. Da piccola ero l'unica nella provincia di Brescia a giocare a calcio. Ho sempre giocato coi maschietti, ero il capitano. Ho sempre voluto giocare a calcio. Quando tornavo a casa non vedevo l’ora di andarmi ad allenare. Quando a 14 anni mi chiamò un dirigente del Verona, io dissi ai miei genitori che non volevo andare a giocare con le femmine. Furono loro a dirmi che il treno passava solo una volta. La mia famiglia mi ha aiutato, anche se nasceva tutto da me. In futuro? Essendo mio padre farmacista, ho sempre pensato di seguire le sue orme. Poi non sono riuscita perché ho dato priorità al calcio. Mi piacerebbe continuare a studiare, ma allo stesso tempo non voglio lasciare il mondo del calcio quando smetterò".

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