Giroud conquista San Siro, altroché maledizione della maglia numero 9
Luci a San Siro!
Per il francese è stata una giornata di prime volte: il debutto al Meazza, il primo gol col Milan e in A: “La numero nove? Non sono superstizioso. E ora voglio giocare con Ibra”, dice Olivier Giroud al termine della gara ai microfoni di DAZN.
"Sono molto orgoglioso di giocare per il Milan e di giocare nello stadio San Siro. E' una grande emozione. Sono molto felice della prestazione della squadra perchè abbiamo cominciato la partita giocando il nostro calcio. Abbiamo avuto un'ottima connessione in campo, avremmo potuto segnare di più ma il supporto dei tifosi è stato incredibile".
In merito alla maglia che indossa, con il numero 9 sulle spalle, Oliver, insiste:
"Avevo sentito che c'era qualcosa di speciale con la maglia numero 9 ma non sono superstizioso. Credo in me stesso e nelle mie capacità. Da piccolo guardavo Van Basten, Papin e Pippo (Inzaghi) e indossare questa maglia mi rende felice".
In merito al rigore:
"Il rigorista ero io. Avevo già segnato, forse avrei potuto lasciarlo tirare a Theo, ma sono un attaccante e avevo voglia di segnare ancora."
Infine, la classica domanda su Ibrahimovic.
"Ibra è un grande campione e una grande personalità. E' molto importante nello spogliatoio. Voglio giocare con lui in campo ma sono felice di giocare anche con i miei compagni. Abbiamo giocato molto bene e spero che possa essere lo stesso con Ibrahimovic. Non importa chi giocherà ma sarà importante rispettare le scelte del mister".
Giroud ha già conquistato tutti e lo ha fatto con l'umiltà di una persona intelligente, una persona matura che dopo poche settimane che si trova in Italia, si è sforzato di iniziare l'intervista proprio in italiano.
Ora aspettiamo il rientro di Ibra che ha guardato la partita a bordocampo, esultando, applaudendo ed incitando tutti come solo lui sa fare.