Appena vent'anni, ma grinta da vendere. E' Maria Luisa Filangeri, giocatrice che dalla scorsa estate veste la maglia del Sassuolo Femminile, la realtà emiliana che si sta mettendo in luce nel campionato di Serie A. Lei, natia di Partinico, sta bruciando le tappe e con la maglia neroverde sulle spalle ha anche raggiunto l'obiettivo dello stage di Coverciano con l'Italia Under-23. E se tanto ci da tanto di Filangeri si sentirà parlare ancora per molto tempo. Nel frattempo il difensore centrale ha fatto capire di non essere arrivata al Mapei Center per caso visto che in campionato ha già collezionato 16 presenze. Per noi, grazie alla gentile concessione del Sassuolo Femminile, Maria Luisa si è concessa per una intervista in esclusiva. L'intervista: La scorsa estate cosa ti ha spinta a scegliere il Sassuolo? "La scorsa estate sono stata molto contenta di essere stata contattata da un club come il Sassuolo. Il direttore mi ha illustrato chiaramente il progetto per la stagione corrente, ma soprattutto mi ha parlato di quella che è l’idea di calcio della società. Penso che proprio la professionalità di questa realtà, il mister Piovani e il gruppo formato prevalentemente da giovani sono le ragioni per cui ho deciso di venire a Sassuolo". Sei arrivata in maglia neroverde e ad appena 19 anni mister Piovani ti ha gettata nella mischia. Come ti sei trovata con gli schemi del nuovo allenatore? "Quando ho firmato con il Sassuolo, ero già consapevole del fatto che il Mister fosse maggiormente predisposto per giocare con il 3-5-2, quindi con una difesa a tre. Devo dire che, inizialmente, questa cosa mi spaventava un po’ perché fino ad allora avevo sempre e solo giocato al centro di una difesa a 4. Devo ammettere che ho avuto qualche difficoltà, ma dopo un paio di partite mi sono abituata e ho avuto anche la fortuna di entrare sin da subito in sintonia con le mie compagne di reparto, frutto anche del lavoro svolto in campo durante gli allenamenti". Hai conquistato le convocazioni in Nazionale, prima con la Under-17, poi con la Under-19 e da ultimo, prima dello stop per la pandemia, era arrivata anche la chiamata da parte della Under-23 per lo stage di Coverciano. Qual'è il tuo sogno a livello di maglia azzurra? "Più che di sogni parlerei di obiettivi. Non nego che sarei felicissima di ricevere un giorno una convocazione in Nazionale maggiore e perché no di vestire anche la maglia azzurra in una partita ufficiale. Anche se penso che questo sia il sogno di qualsiasi ragazza della mia età. So per certo che la strada è ancora lunga e non ho grosse aspettative, so che devo ancora lavorare e imparare tanto, perché il nostro movimento sta crescendo, il livello si sta alzando e la nostra Nazionale sta diventando sempre più forte". Maria Luisa, sei giovanissima, ma la tua carriera è già molto ricca (Ludos Palermo, Nebrodi, Empoli, Florentia e dalla scorsa estate Sassuolo). Dove vuoi arrivare? "All’inizio non pensavo che potesse accadere tutto questo. Ho iniziato a giocare in serie B a 14 anni e mai avrei pensato di riuscire ad esordire in serie A in così poco tempo. Quest’anno, almeno fino a quando è stato possibile, credo di essere migliorata e di aver imparato tanto grazie al mister e alle mie compagne. Continuare a crescere e giocare ad alti livelli è quello che vorrei fare". Come ti trovi con le tue compagne di squadra? Con chi hai legato maggiormente? "Come ho giá detto prima, siamo un gruppo giovane, e avevo già avuto l’occasione di conoscere molte delle ragazze in nazionale. Con alcune avevo giá instaurato un rapporto che andasse oltre il rettangolo verde e tra queste Benedetta Orsi è quella con cui ho legato maggiormente. Conosco Benni da tanti anni, è stata la mia coinquilina a Empoli, tanto da non considerarla una semplice compagna di squadra, ma più una sorella. Fortunatamente ho legato anche con la mia coinquilina, Zazzera, con cui sono stata anche costretta ad affrontare questo periodo di pandemia". Quali sono le qualità tecniche e caratteriali che ti caratterizzano? "Non saprei esattamente descrivere le mie qualitá tecniche e caratteriali anche perché cerco sempre di adattarmi alle caratteristiche dell’attaccante che mi trovo a dover affrontare. Spesso mi dicono di essere una giocatrice grintosa e combattiva, una di quelle che non molla mai e che lotta su ogni pallone". Sei cresciuta a 'pane e pallone' o in passato amavi anche altri sport? "Sin piccola ho sempre giocato a calcio, per strada e in squadre maschili. A 6 anni mia madre aveva deciso di iscrivermi in una scuola di danza, ma inutile dire che non faceva assolutamente per me". Credi che in futuro potresti valutare la possibilità di fare un'esperienza all'estero? Per te qual'è il campionato europeo più interessante? "Un paio di anni fa avevo in mente di andare a giocare all’estero, in Germania. Non so bene perché, ma era un campionato che mi incuriosiva. Non nego che mi farebbe piacere un’esperienza estera, ma adesso il nostro campionato sta crescendo e vorrei rimanere in Italia". A quali giocatrici e giocatori ti ispiri, se ve ne sono? "In realtà adesso non ho un vero e proprio giocatore a cui mi ispiro. Qualche anno fa seguivo molto Thiago Silva, mi piaceva il suo modo di giocare e rimanevo spesso impressionata dai suoi interventi con cui era in grado di recuperare anche situazioni irrimediabili". Maria Luisa è stata gentile nel rispondere ad ogni domanda e il ringraziamento, oltre che a lei, va al club del Sassuolo Femminile che ha permesso questa intervista. Ovviamente Filangeri aspetta tutti allo stadio per un movimento calcistico che continua a crescere. Intervista a cura di: Simone Beltrambini

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